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E tu vivrai nel terrore! L’aldilà. E non avremo scampo.

Author: Anders Ge.

Uno dei più inquietanti e spaventosi film horror, …E tu vivrai nel terrore - L’Aldilà”, resta ancora oggi un caposaldo del genere, meritandosi pienamente lo status di assoluto cult.

E tu vivrai nel terrore - L’aldilà (evidenza)


In un albergo di New Orleans, nel 1927, per aver dipinto una tela che rappresenta l’inferno, un pittore viene torturato, crocifisso e poi sfigurato con la calce viva. Quasi sessant’anni dopo, nel 1981, Liza Merril, una giovane donna che ha ereditato lo stesso albergo, decide di restaurarlo per una sua riapertura. Ma una serie di macabri incidenti e fenomeni soprannaturali ne pregiudicano i lavori di ristrutturazione.
Potrebbe l’hotel essere stato costruito su una delle sette porte dell’inferno?

E tu vivrai nel terrore - L’aldilà 01 (Cinzia Monreale)Cinzia Monreale (Emily)

Il cinema del Vecchio Continente è stato (troppo) spesso identificato con il cinema d’autore, colto e raffinato.
Questo non è certo sempre vero.
L’Italia, ad esempio, pur ospitando registi, attori ed autori che hanno segnato la storia del cinema in quel senso, è stata la patria anche di una serie film di genere che sono riusciti, specialmente tra gli anni Settanta e Ottanta, a lasciare un segno indelebile in quella tipologia di film cosiddetti di serie B (e anche Z), bistrattati dai più, ma anche ammirati e presi ad esempio da molti e rivalutati in tempi recenti. In primis troviamo Quentin Tarantino, che non perde occasione per esprimere sincera ammirazione per registi, sceneggiatori e tutti quelli che lavoravano nei film italiani di quegli anni, tramite dichiarazioni e corposi omaggi all’interno delle sue opere cinematografiche. Grazie a registi quali Sergio Leone, Dario Argento, Antonio Margheriti, Lucio Fulci e Mario Bava, ma anche discussi e controversi come Joe d’Amato (solo per citare alcuni dei nomi più noti), l’Italia ha prodotto film di ogni genere che spaziavano dalla fantascienza all’horror, dal poliziesco al western (anche identificati come poliziottesco e spaghetti western, facendo riferimento proprio ai film di genere prodotti nel bel paese), passando anche (e ovviamente) per l’erotico.
Una vera e propria fucina di idee, dove professionisti, mestieranti e artigiani, insieme hanno dato vita ad una pletora di film e a un marchio di fabbrica, quello della cinematografia di genere italiana.
Alcuni titoli assolutamente trascurabili, altri buoni o interessanti, altri ancora che sono assurti di diritto allo status di veri e propri Cult Movie, destinati a perdurare nel tempo.

E tu vivrai nel terrore - L’aldilà

Nel 1981, Fabrizio De Angelis, produttore, sceneggiatore e regista di molti B movie italiani degli anni 70, 80 e 90 (sua, tra gli altri, la serie de Il ragazzo dal kimono d’oro, film di cui ha curato regia, produzione e sceneggiatura) ebbe l’dea di un film dal titolo L’aldilà. Al fine di sfruttare il successo ottenuto da Zombi 2, diretto da un Lucio Fulci alla sua prima esperienza horror, fece disegnare un poster con il nome del regista romano e con il quale ottenne un finanziamento preliminare senza avere altro in mano.
Per realizzare il soggetto del film venne chiamato Dardano Sacchetti esperto sceneggiatore che aveva già lavorato su film come Paura nella città dei morti viventi (1980) di Luci Fulci, Il gatto a nove code (1971) di Dario Argento, Reazione a catena (1971) di Mario Bava, i tre film di Mark il poliziotto (1975-1976) e La banda del trucido (1977) di Stelvio Massi, Il trucido e lo sbirro (1976) e Il cinico, l’infame, il violento (1977) di Umberto Lenzi, oltre a parecchi altri polizieschi, thriller e horror (sia prima che dopo), divenuti nel tempo cult di riferimento nel genere di appartenenza. Sacchetti realizzò un soggetto in poco più di una decina di giorni, poi rivisto dallo stesso Fulci e da un altro veterano del settore, Giorgio Mariuzzo.
Nel film trova spazio tutto il campionario dei film horror di successo in quegli anni: morti che tornano in vita, una città presa di mira dal male, un albergo infestato, una camera maledetta (se siete interessati al genere, collegare i relativi riferimenti non sarà difficile). Eppure Fulci è riuscito a realizzare una pellicola che va ben oltre a quello che, a prima vista, avrebbe potuto essere un altro film commerciale privo di interesse, realizzando una delle pellicole ancora oggi più rilevanti ed influenti della cinematografia horror.

E tu vivrai nel terrore - L’aldilà (Catrina MacColl e David Warbeck)Catriona MacColl (Liza Merril) e David Warbeck (John McCabe)

Ottimo lo spaventoso comparto sonoro, che contribuisce non poco a creare le giuste atmosfere, sottolineando i vari momenti con i giusti effetti. Dai disturbanti rumori di masticazione e triturazione di corpi dilaniati da morti tornati in vita, alle preoccupanti perturbazioni acustiche delle interferenze sonore, che introducono le situazioni di ansia e accompagnano lo spettatore verso le situazioni più angoscianti.
A consolidare le atmosfere di terrore del film è chiamata anche la colonna sonora, opera di un altro storico collaboratore di Fulci, Fabio Frizzi. Fratello di Fabrizio Frizzi, il compianto conduttore scomparso nel 2018 (che fu anche l’indimenticabile ed eccezionale voce italiana dello Sceriffo Woody, nei primi tre film di Toy Story), per il regista ha firmato parecchie musiche di film che occupano un posto di primo piano nelle filmografie di genere horror e thriller dell’epoca d’oro del cinema di genere italiano. Sue, infatti, le musiche di film come Zombie 2, Paura nella città dei morti viventi e Sette note in nero. Da quest’ultimo, nel 2003 Quentin Tarantino estrasse un brano che inserì nella colonna sonora del suo celebre Kill Bill: Volume 1.
Per l’occasione, il compositore si serve di tastiere e sintetizzatori con sonorità che ricordano il rock progressivo degli anni Settanta, al quale affianca un inquietante refrain al pianoforte, un motivo ossessivo ed ossessionante che entra nella testa e scava” come un tarlo.

E tu vivrai nel terrore - L’aldilà

Il montaggio di Vincenzo Tomassi, anche lui già più volte al lavoro con il regista romano, è un piccolo capolavoro di bravura che, poco alla volta, trasporta lo spettatore in un mondo onirico in cui si perde ogni cognizione. Tutto è confuso in un insieme quasi schizofrenico di situazioni che a volte paiono slegate tra loro e che confondono la percezione generale dello spettatore.
Fulci ci porta a non preoccuparci del dove e del come, invitandoci ad assistere impotenti al puro terrore del divampare del male, terribile e inarrestabile, lasciando lo spettatore nell’angoscia dell’immaginare quello che possa essere realmente il destino dei personaggi e, forse, del mondo intero.

E tu vivrai nel terrore - L’aldilà (Lucio Fulci e Michele Mirabella)Lucio Fulci (il Bibliotecario) e Michele Mirabella (Martin Avery)

La scarsità del budget ha permesso a Fulci di concentrarsi al massimo sull’atmosfera circoscritta al momento e al luogo dove si svolge la storia, liberandosi così di tutti quegli archetipi tipici del genere in favore di una struttura narrativa che, come fosse libera da ogni razionalità, esalta l’immaginario e l’irreale con terrificante potenza.
E tu vivrai nel terrore! L’aldilà offre momenti di terrore e fantasia visiva incredibilmente visionari e d’effetto. Indimenticabili, ad esempio, l’inquietante scena nel mondo sotterraneo o la sconcertante apparizione della donna cieca (Cinzia Monreale) con il suo cane guida in mezzo ad un’autostrada deserta e la sua voce con l’eco.
Ma è anche uno dei film più gore di Fulci, che si diletta a dirigere un’orchestra di flesh and blood. Carne e sangue infatti non vengono risparmiate ma anzi raccontate con una dovizia dall’estetica quasi voyeuristica, che ha consacrato Lucio Fulci ad essere un re (se non il re) del macabro.
Grazie al lavoro di Giannetto De Rossi che ha realizzato, coadiuvato da Maurizio Trani e Germano Natali, la maggior parte degli effetti speciali, come sua abitudine operando direttamente sugli attori con protesi e altri espedienti, Fulci ci offre un nutrito campionario di morti, violente e raccapriccianti.

E tu vivrai nel terrore - L’aldilà

È l’insieme di tutti questi elementi che rende E tu vivrai nel terrore! L’aldilà un film horror indimenticabile. Non è perfetto, ovviamente, ma è un vero incubo visivo, entrato di diritto nell’olimpo dei film di genere e nell’immaginario comune come uno dei film più spaventosi di sempre, che non da scampo, diventando con il tempo un cult assoluto e imprescindibile

E tu vivrai nel terrore - L’aldilàUn inquietante momento del film

E tu vivrai nel terrore! L’aldilà, The Beyond per il mercato internazionale, è uno dei film horror migliori di sempre, punto.
Lucio Fulci dirige quello che forse è il suo film più visionario ed estremo, riassumendo il meglio di ciò che la cinematografia italiana di genere (ma non solo) degli anni Settanta e Ottanta era in grado di fare con pochi mezzi (sia economici che tecnici), ma con l’ausilio di professionisti dotati di un talento, un estro ed una passione di cui, purtroppo, si è persa traccia nel tempo. Un film che riesce nel non facile compito di rendere pregi quelli che sono i suoi limiti e le sue imperfezioni.
Tra gli attori troviamo un Michele Mirabella pre successo televisivo e la protagonista Catriona MacColl, reduce da Paura nella città dei morti viventi (1980), sempre di Fulci, con cui lavorerà anche nel successivo Quella villa accanto al cimitero (1981) e famosa per essere stata Lady Oscar nell’omonimo film ispirato al manga di Ryoko Ikeda, Berusaiyu no bara, diretto da Jacques Demy nel 1979.
La non impeccabile interpretazione così come una sceneggiatura non propriamente esemplare, contribuiscono però a mettere in risalto un insieme da B Movie che nel tempo ha contribuito a rendere il film un vero cult, uno di quelli che resistono al tempo e nel tempo. Uno di quei film che una volta visti restano lì, ben impressi nella mente; magari in un angolino remoto, ma sempre presenti e pronti a saltare fuori quando serve, o anche quando non sarebbe necessario farlo.
Ma tant’è.

Terrificante

…E tu vivrai nel terrore! L’aldilà (trailer italiano)


E tu vivrai nel terrore - L Aldilà (locandina)

The Beyond (locandina)

…E tu vivrai nel terrore!
L’Aldilà
(L’Aldilà)

regia: Lucio Fulci
sceneggiatura: Dardano Sacchetti,
Lucio Fulci, Giorgio Mariuzzo

con: Catriona MacColl, David Warbeck,
Cinzia Monreale, Antoine Saint-John,
Veronica Lazar, Michele Mirabella,
Al Cliver, Giampaolo Saccarola

Fulvia Film
horror
durata: 86 min
Italia
1981

Lucio FulciLucio Fulci


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