Author: Anders Ge.
In “New Cherbourg Stories” si trovano umorismo, azione, intrigo, un’estetica retrò curata ed affascinante, ottimi disegni e dialoghi pertinenti che fanno da contorno ad una bella storia. Le basi per una serie che promette di essere molto interessante ci sono tutte.
NB. Il fumetto recensito è al momento disponibile solo in edizione originale in francese.
Mentre i membri del club femminile di nuoto si allenano scoprono una strana creatura, una specie di cetaceo peloso arenata sulla spiaggia di Querqueville, che il sindaco del paese vorrebbe far rimuovere al più presto, per toglierlo alla vista di curiosi e giornalisti. Poco tempo dopo, un dossier top-secret della massima importanza, viene trafugato al controspionaggio della città. Delle indagini sui due eventi, che ben presto si intersecheranno tra di loro, vengono incaricati i gemelli Côme e Pacôme Glacère — due agenti del controspionaggio dotati dello straordinario, quanto particolare, potere di potersi trasformarsi in pietra. Le indagini avranno risvolti imprevedibili e potrebbero mettere a repentaglio la sopravvivenza di un pacifico popolo acquatico, che segue il precetto di «Vivere felicemente, vivere nella clandestinità». Aiutati da Gus, un giovane e intraprendente allevatore di uccelli e da sua sorella maggiore Julienne, i due verranno a capo di un mistero che li porterà ad indagare tanto sulla terraferma, quanto nelle profondità marine.
Pierre Gabus e Romuald Reutimann, già autori della bellissima serie Città 14, vincitrice nel 2012 del premio come migliore serie al Festival de Angoulême — due stagioni (di cui si attende la terza): “Cité 14 Saison 1” (Paquet, 2007), unica ad aver goduto di una pubblicazione italiana nel 2009, per i tipi di Planeta de Agostini e “Cité 14 Saison 2” (Les Humanoïdes Associés, 2011) — e di “L’extravagante Croisìre de Lady Rozenbit” (Les Humanoïdes Associés, 2013), uno spin-off/prequel ambientato nello stesso mondo, rinnovano il loro sodalizio con la nuova serie di New Cherbourg Srories, ambientata ancora una volta in una città, che fa da sfondo alle vicende dei personaggi e che ne è vera protagonista.
Nonostante sia situata nel Vecchio Continente, l’estetica di New-Cherbourg — una città-stato sul mare (tipo il Principato di Monaco, per intenderci) trasposizione ucronica della reale Cherbourg-en-Cotentin, città della Normandia, nel nord del dipartimento della Manicane — ricorda quella delle città americane degli anni ’30, con palazzi a mattoni scoperti, le cisterne sopra i tetti e i cornicioni prominenti che circondano i palazzi. Alzando lo sguardo, oltre i tetti della città, si possono vedere i dirigibili che gremiscono il cielo e il porto non è mai vuoto. È una città frequentata da gente agiata, un po’ piovosa ma dove la vita, nonostante tutto, è tranquilla.
La scrittura Gabus riserva buone sorprese e colpi di scena, anche se forse è un po’ lineare, comunque sempre piacevole da seguire, specialmente per via di personaggi interessanti, con personalità differenti e credibili, che si inseriscono perfettamente in una trama ben congegnata, degna dei migliori gialli con protagonista un certo investigatore belga. L’idea della trama è ispirata ad una notizia pubblicata il 26 febbraio 1934, che lo sceneggiatore francese ha romanzato aggiungendo efficaci elementi fantastici e di spionaggio, rendendola viva e avvincente. C’è molto ottimismo nei rapporti tra gli abitanti della città, evidenziato nel modo di convivere col bizzarro popolo subacqueo. Un modo efficace per veicolare il messaggio che lo straniero, il diverso, “l’altro”, proprio per la sua differenza diventa un’opportunità e non una minaccia. Quella che Pierre Gabus ci restituisce, è una storia serena e piacevole da leggere, punteggiata di umorismo, sensibilità e la giusta dose di avventura. Il ritmo è sostenuto e i molti personaggi sono accattivanti. Gli enigmi, le indagini poliziesche e di spionaggio si combinano perfettamente in un mix di generi che funziona, rimanendo sempre coerente e coinvolgente, perfettamente in sintonia con gli aspetti fantastici e retro-futuristici che la storia e i disegni offrono.
I disegni di Romuald Reutimann sono equilibrati e ben strutturati, dall’estetica che ricorda quella di Jaques Tardi, specialmente per quanto riguarda la sua Adèle Blanc-Sec (le cui avventure si svolgono, anche loro, in una Belle-Époque alternativa). Il contrasto tra le scenografie particolareggiate, (quasi) sontuose, ed i personaggi ritratti con visi stilizzati, non fa che dare maggior risalto alle peculiarità del paesaggio, così reale quanto — al tempo stesso — da “altra dimensione”. Indubbiamente, il fumettista conosce bene la “reale” Cherbourg, sua città natale, tanto che gli abitanti del luogo potranno trovare numerosi cammei sparsi nelle tavole, in omaggio alla città (cosa, purtroppo, preclusa a chi non è del posto, come chi scrive… che peccato!). Reutimann riempie le tavole di azione ed informazioni, con disegni dalla resa affascinante e “vivi”, senza mai essere in contrasto con i dialoghi e la trama. L’espressività degli sguardi e le movenze dei vari personaggi sono particolarmente belle e convincenti e tratteggiano efficacemente l’intera narrazione, dando energia ed importanza ai dialoghi ed alla narrativa.
Pierre Gabus e Romuald Reutimann, prendono efficacemente molti cliché dei B Movie, rendendoli credibili e adeguati ad una trama ricca di situazioni diverse, concatenate tra di loro, in una sorta di feuilleton “moderno”. Questo si deve al fatto che il volume, edito da Casterman, raccoglie in un’unica soluzione due storie precedentemente pubblicate a puntate sul quotidiano locale La presse de la Manche: Coups de feu au Roule Palace!! (agosto 2018) e Dans le ventre du Lala Bama (agosto 2019), successivamente raccolte in due volumi auto pubblicati editi da Blueman.
Le Monstre de Querqueville, primo volume della serie di New Cherbourg Stories, contiene tutto quello che serve per renderlo scoppiettante. Pierre Gabus e Romuald Reutimann non ci fanno mancare proprio nulla: c’è umorismo, azione, intrigo, fantasia, una fantastica estetica retrò, bei disegni, bei dialoghi e una bella storia. Ma soprattutto pone le basi per una serie che promette di essere molto interessante. Nella speranza che qualche editore nostrano decida di pubblicare questa serie e la precedente Cité 14, colpevolmente assenti nel catalogo dell’editoria italiana, non ci resta che attendere il secondo volume, Le Silence des Grondins, in uscita nel prossimo mese di ottobre, sempre per Casterman.
New Cherbourg Stories
Tome 1: Le monstre de Querqueville
sceneggiatura e testi: Pierre Gabus
disegni e colori: Romuald Reutimann
Casterman
cartonato
colore
pag. 60
03/2020