Author: Anders Ge.
In un futuro remoto, tra alcuni trilioni di anni, infuria la guerra tra l’intelligenza artificiale cosciente dei Godmind, intenta nel perfezionare l’esistenza, contro le ultime entità biologiche della galassia, guidate niente meno che da Venom.
NB. Il fumetto recensito è al momento disponibile solo in edizione originale in inglese. Le storie Marvel sono attualmente edite in Italia da Panini Comics
Qualche trilione di anni nel futuro, una guerra diversa da tutte le altre dilaga nell’universo. È una guerra diversa dalle altre, ingaggiata dai Godmind, un’intelligenza artificiale cosciente, che ha lo scopo finale di perfezionare l’esistenza, contro le ultime entità biologiche della galassia, guidate niente meno che da Venom, che si è assunto il compito di salvare e preservare quello che resta della vita biologica nell’universo. Alla morte di Eddie Brock, Venom decide di dedicarsi alla ricreazione e conservazione della vita umana. Con l’ausilio della memoria genetica di tutti, dall’Uomo Multiplo a Deadpool, Venom crea le ultime forme di vita simbiotiche, per proteggere l’universo dall’Intelligenza Artificiale leader, dal suo intento di terminare tutte le forme di vita: Tony Stark. E il destino finale del simbionte alieno si compie.
Quella che Adam Warren ci racconta in questa “ultima” avventura del simbionte preferito dell’universo Marvel è una storia inaspettatamente profonda. Con questo non voglio dire che ci troviamo di fronte ad un fumetto pesante o difficile da leggere, tutt’altro. Warren ci dà una lezione di storia che è un piacere leggere, presentandoci tutto quello che c’è da sapere su cosa sia un simbionte e su tutti coloro che si sono fusi con il “parassita” alieno. Venom: The End contiene tutti gli elementi necessari per piacere ed interessare sia chi si è avvicinato al personaggio solo in tempi recenti, sia i fan più accaniti che seguono le gesta del simbionte alieno fin dalla sua prima apparizione (The Amazing Spider-Man #298, marzo 1998). Ma anche gli amanti delle storie cosmiche troveranno pane per i loro denti, in una storia che li soddisferà pienamente.
Venom: The End è un comic corposo, senza dialoghi e con un uso massiccio di didascalie che raccontano la storia attraverso delle Time’s Arrows, letteralmente delle linee temporali a “freccia”, che spiegano tutto quello che succede in una storia lunga svariati eoni, a partire da quando, in questo universo, la vita si è completamente estinta. Scopriamo così che Eddie Brock è l’ospite preferito del simbionte e lo è sempre stato. Motivo per cui, nel tempo, per consentirgli di continuare ad utilizzarlo, Venom ha provveduto a “rammendare” il corpo di Brock il meglio possibile, fino che ha potuto…
La narrazione di Warren è corposa e fitta, così piena di eventi e di idee che avrebbero potuto tranquillamente essere utilizzate in una serie intera e che qui vengono inserite in un one-shot di una trentina di pagine. Eppure, a dispetto della densità della storia, la quantità di avvenimenti e la moltitudine di salti temporali nel futuro, la trama non cede mai un momento, anche se una dilatazione della narrazione avrebbe sicuramente giovato, dando la possibilità di approfondire ed espandere concetti decisamente interessanti. Partendo dalla recente incarnazione di Venom della serie in corso di pubblicazione, scritta da Donny Cates, l’autore di Empowered ne riprende idealmente i concetti, espandendoli. Le idee che troviamo nel comic sono abbastanza “plausibili” e compatibili con il simbionte e la sua storia, anche se non sono molto sicuro che il motivo per cui i simbionti avrebbero bisogno di essere ospitati da un essere umano, cioè per mantenere un contatto con il nostro universo, sia proprio “ammissibile”, visto che se ne sono visti anche di “senza ospite”. Ma si tratta solo di una goccia in un oceano di cose — anche se, presumibilmente, non mancherà di far discutere e storcere il naso a qualcuno). Adam Warren si diverte poi a stilare una classifica del grado di compatibilità tra ospiti e simbionte utilizzando l’Host Compatibility Rating, una cosuccia divertente che, sono certo, non mancherà di far nascere qualche discussione tra i fan più accaniti sull’esattezza della quantità di stelle (da 1 a 5) assegnate ad ogni personaggio.
Per quanto riguarda la parte grafica, i disegni di Jeffery “Chamba” Cruz, hanno uno stile molto cartoonish e sono la perfetta rappresentazione della storia scritta da Warren. Le pagine letteralmente strabordano di immagini e di azione, e non lasciano molto spazio inutilizzato nelle tavole, che sono dense esattamente quanto lo è la trama. Forse anche troppo. Il suo talento si concretizza in sequenze visivamente notevoli, scandite dal ritmo dato dalle Time’s Arrows. Cruz è un vero talento e riesce a trascrivere in immagini tutte le idee e la complessità della storia ideata da Adam Warren, a volte persino con umorismo, così da rendere ogni momento sempre perfettamente assimilabile, nonostante la complessità e la follia di certe situazioni. Tuttavia, rimane la sensazione che alcune pagine siano un po’ sovraffollate e avrebbero necessitato di spazio per “respirare”.
Ai colori troviamo Guru e-FX. Le tonalità scure scelte per le tavole, ben si adattano alla storia raccontata. Nondimeno, una storia di questo tipo e con questa ambientazione avrebbe giovato di una maggiore varietà cromatica. Non è brutta, sia chiaro, ma sembra solo “buona”.
Venom: The End è un fumetto pieno di avvenimenti e tenere il passo con tutto quello che viene raccontato potrebbe, all’inizio, sembrare pesante e complicato, ma vale sicuramente la pena di leggerlo. C’è così tanta narrazione in questo one-shot che potrebbe tranquillamente coprire alcuni archi narrativi. È una lettura consistente e gratificante, “selvaggiamente” divertente, che cresce pagina dopo pagina in una continua e roboante girandola di eventi. Non è un fumetto perfetto: Warren sembra non decidere mai se restare sull’ironico o sul drammatico, cosa che lo rende un po’ “schizofrenico” e che è il difetto principale che gli si può imputare: Cruz dimostra tutta la sua abilità nel disegnare ma le sue tavole tendono ad essere un po’ troppo piene; i colori di Guro a volte tendono ad essere un po’ piatti.
Eppure, alla fine, si resta estremamente soddisfatti di quanto letto, tanto che la voglia di ricominciare tutto da capo non mancherà di certo — magari anche per cercare di capire alcuni passaggi rimasti un po’ oscuri dopo un “primo passaggio” e per assimilare meglio tutto quello che viene introdotto (ed è veramente tanta roba). In definitiva, Venom: The End, è un ottimo modo per “salutare” il personaggio e vale sicuramente l’acquisto, specialmente se vi piacciono le letture “cosmiche” e quelle “enciclopediche”. Se volete leggere solo qualche cosa della recente produzione Marvel, oltre all’ottimo The Immortal Hulk, non posso che consigliarvi anche questa ultima storia di Venom.
The End :Venom #01 (Cover)
Venom: The End #01
scrittore: Adam Warren
disegni: Jeffrey “Chamba” Cruz
colori: Guro e-FX
lettering: Clayton Cowles
cover: Rahzzah
Marvel Comics
pag. 32
spillato
colore
#01
15 gen 2020
numero unico