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L’ultimo giorno di Howard Phillips Lovecraft. Randolph Carter è in città.

Author: Anders Ge.

Una graphic novel unica racconta gli ultimi giorni di H.P. Lovecraft tra realtà e visione, accompagnato dal suo alter ego Randolph Carter.

L’ultimo giorno di Howard Phillips Lovecraft


Cosa succede
10 marzo 1937. Howard Phillips Lovecraft viene ricoverato d’urgenza in ospedale. Il medico di turno analizza rapidamente le sue condizioni che sono gravi, molto gravi. Tre giorni dopo, un esame invasivo conferma la diagnosi definitiva: cancro all’intestino in fase terminale. Non c’è più nulla da fare. L’infermiera esita ad aumentare le dosi di morfina, consapevole che potrebbe accelerare la fine, ma il medico le risponde con cruda sincerità che, ormai, l’unico obiettivo è attenuare la sofferenza. Si tenta di contattare i pochi familiari ancora in vita. Secondo l’infermiera, l’unica persona che potrebbe venire a trovarlo è una zia anziana, da tempo suo unico punto di riferimento. Lovecraft, del resto, non era un uomo noto né particolarmente apprezzato in vita. Scriveva racconti inquietanti su riviste di nicchia, a volte quasi amatoriali, era solitario e con poche amicizie. Stava per morire nella solitudine più assoluta, dimenticato da tutti. O almeno così sembrava. Perché qualcuno insiste per vederlo. Un visitatore misterioso, determinato a entrare nella sua stanza. Prima di andarsene, il medico nota la valigia dell’autore e ne osserva il contenuto: riviste pulp piene di guerriere seminude, immagini bizzarre e kitsch. A cose fatte, portate queste porcherie all’inceneritore., ordina all’infermiera. Solo allora, il visitatore viene lasciato entrare. Si presenta con un nome che pare uscito da un sogno o da un racconto: Randolph Carter.

L’ultimo giorno di Howard Phillips Lovecraft

La morte come soglia narrativa
Il 10 marzo 1937, Howard Phillips Lovecraft viene ricoverato in ospedale in condizioni disperate. La diagnosi è senza appello: cancro intestinale in fase terminale. Il padre del cosmo oscuro, delle geometrie proibite e degli dèi innominabili, muore in una stanza silenziosa, lontano dai riflettori, senza il clamore postumo che accompagnerà il suo nome. Ma L’ultimo giorno di Howard Phillips Lovecraft, pubblicato da 404 Éditions (nell’edizione originale del 2023, in Italia da questo aprile per i tipi di Saldapress), non è un resoconto biografico convenzionale. È una visione letteraria e artistica che restituisce all’autore la dimensione mitica che la sua vita, in realtà, non ebbe mai.
Con testi di Romuald Giulivo e disegni di Jakub Rebelka, questo volume mette in scena un’estrema soglia narrativa: Lovecraft è accompagnato verso la morte dal suo alter ego immaginario, Randolph Carter, in un viaggio che è al tempo stesso revisione della propria esistenza e ingresso in una dimensione altra, fuori dal tempo e dallo spazio.

Romuald Giulivo: tra biografia e metafisica
La scrittura di Romuald Giulivo è uno degli elementi più sofisticati del volume. Lungi dal voler tracciare una biografia lineare o di sola cronaca, l’autore opta per una narrazione frammentata, simbolica e immersiva, che oscilla costantemente tra dati reali e immaginazione letteraria. La sua abilità sta nel combinare fedeltà storica e reinvenzione poetica. Emergono così riferimenti documentati, le corrispondenze epistolari e le sue posizioni ideologiche controverse. Ma tutto viene avvolto da un alone metafisico. Lovecraft non parla tanto della morte, quanto attraverso la morte, e lo fa affrontando sé stesso, le sue creazioni, la propria marginalità, il proprio fallimento umano e artistico.
Il fumetto mescola con maestria fatti reali (anche oltre il suo tempo) e invenzioni letterarie. In questo modo, il lettore non sa mai dove finisce la verità e dove inizia la finzione — una scelta coerente con l’aura di mistero che ha sempre circondato la sua figura. Giulivo riesce a evocare con intensità la poetica del nulla che permea l’opera lovecraftiana. Il rifiuto di ogni consolazione religiosa, l’idea dell’uomo come accidente trascurabile nella vastità del cosmo, la dissoluzione dell’io come unica verità finale. Ed è proprio per questo che la presenza di Randolph Carter, il personaggio più enigmatico e autobiografico creato da Lovecraft, risuona qui come un doppio speculare e necessario, l’ombra attraverso cui il narratore può finalmente guardarsi.

L’ultimo giorno di Howard Phillips Lovecraft

Jakub Rebelka: visione plastica del delirio
Se Giulivo costruisce la struttura intellettuale e narrativa dell’opera, è Jakub Rebelka a darle corpo, atmosfera e respiro. Il suo contributo è visivamente potente, concettualmente raffinato e narrativamente essenziale. Il tratto spigoloso, le geometrie disturbate, le ambientazioni che si piegano su sé stesse trasformano la realtà in una tessitura di sogno e allucinazione. Rebelka non illustra Lovecraft ma lo interpreta, lo traduce in immagine, lo fa emergere come un essere fragile, scavato, sempre in bilico tra carne e spirito. I paesaggi mutano insieme alla psiche del protagonista, le architetture ospedaliere si deformano, i volti si allungano in smorfie dolenti, e le sequenze più intense si caricano di un’ipnotica, quanto misurata, psichedelia. Anche le sequenze reali” sono costantemente infiltrate da elementi onirici, come se l’intero universo narrativo fosse immerso in una spazio liminale permanente: né pienamente vita, né già morte.
Ogni tavola è costruita con una precisione quasi musicale: la composizione, i contrasti cromatici, l’uso dei pieni e dei vuoti accompagnano il lettore in una discesa silenziosa ma costante verso l’entropia dell’identità. A dispetto di ciò che ci si potrebbe aspettare, non compaiono creature mostruose né i celebri Grandi Antichi. Non ci sono tentacoli o abomini cosmici. Non c’è spettacolarizzazione. La tensione e l’angoscia sono affidate ai paesaggi deformati, alle architetture impossibili, alle distorsioni visive che riflettono la condizione interiore dello scrittore. È il mondo stesso che, attraverso l’arte di Rebelka, si piega su sé stesso, come un corpo che si consuma lentamente.

Una biografia radicale
L’ultimo giorno di Howard Phillips Lovecraft è molto più di una biografia a fumetti, seppur limitata ad un periodo specifico. È un’indagine sull’identità autoriale, una riflessione sull’isolamento e sul ruolo dell’immaginazione, un viaggio simbolico nella mente di un uomo che ha scritto alcuni dei racconti più perturbanti del secolo scorso, ma che ha vissuto l’intera sua vita nella marginalità e nell’incomprensione. Il libro non cerca il consenso facile né la celebrazione postuma, offrendo invece un percorso difficile, oscuro e intellettualmente sfidante, in linea con ciò che Lovecraft stesso avrebbe potuto scrivere. È un atto di fedeltà artistica che non nasconde le ombre del personaggio, ma le assume e le abita, trasformandole in racconto.

Per finire
L’ultimo giorno di Howard Phillips Lovecraft è la classica” gemma rara. Audace nella forma, profondo nel contenuto, visivamente ipnotico. Più che un semplice ritratto, è un’immersione completa nell’anima tormentata di Howard Phillips Lovecraft, nel suo isolamento, nella sua visione disillusa della realtà e nella sua eredità culturale. Una discesa visiva e narrativa nella mente dello scrittore del Rhode Island, in bilico tra cronaca e visione, tra biografia e sogno. L’opera di Giulivo e Rebelka non è solo una graphic novel ben riuscita, è una riflessione profonda sull’identità, sul fine e sul ruolo della creazione artistica. Poetico, disturbante, magistralmente orchestrato è un vero gioiello per chi cerca nel fumetto non solo intrattenimento, ma anche un linguaggio capace di esplorare le zone oscure dell’animo umano.
Non è un libro per tutti e neanche cerca di esserlo. Ma per chi ama l’autore dei Miti di Cthulhu, per chi è incuriosito dai limiti della narrazione grafica, o per chi vuole avvicinarsi al solitario di Providence da una nuova prospettiva, questo volume è un’esperienza obbligatoria.

LUCIDO E IMPLACABILE


Voto: ★★★★ su 5
Un’opera intensa, raffinata e profondamente originale. Giulivo e Rebelka compongono un requiem a fumetti per Lovecraft che è anche una profonda riflessione sulla vita e sul silenzio. Non è una semplice lettura, ma un’esperienza estetica e intellettuale memorabile, da leggere con attenzione e rispetto.


L’ultimo giorno di Howard Phillips Lovecraft (cover)

L’ultimo giorno di Howard Phillips Lovecraft
(Le dernier jour de Howard Phillips Lovecraft)
404 Éditions, 2023

Autore: Romuald Giulivo
Arte: Jakub Rebelka
Lettering: Nicolas Beauouan

Editore: Saldapress
Collana: Maèstro

Origine: Francia
Lingua: Italiano
Pagine: 144
Colore: colore

Uscita: 11 aprile 2025


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